Anche se non si è in fase di ristrutturazione casa, è possibile ritagliare uno spazio per la lavanderia, purché si trovi vicino al bagno o alla cucina, così da sfruttarne gli scarichi.

L’importante è studiare esattamente dove è più funzionale al layout della propria abitazione ed,una volta individuato il posto giusto, organizzarla in modo razionale.

Dove è meglio ricavare una zona lavanderia in legno?

Dipende dallo spazio che si ha a disposizione ma anche dalla pianta della casa e dalle esigenze di chi la abita.

In un appartamento di grandi dimensioni, si può destinare a lavanderia un ambiente ad hoc nella zona guardaroba e di servizio. In questo modo non verranno sacrificati gli spazi della casa che sono esposti meglio. Sarà il Regolamento Edilizio Comunale ad indicare le caratteristiche che servono al locale per questa destinazione d’uso. Se non c’è la finestra, ad esempio, non può essere adibito anche a stireria ed occorre sempre e comunque un impianto di aerazione meccanica per smaltire l’umidità.

In una casa piccola, si può ritagliare sia nella zona giorno, accanto alla cucina, sia in quella notte vicino ai bagni, in modo da collegarsi agli impianti già esistenti.

Anche corridoi e disimpegni sono una valida alternativa, come sottoscala, stanze caldaia e balconi. Questa opzione però è più vincolante e non sempre realizzabile, anche in base alle restrizioni condominiali.

3 idee da seguire per ricavare la zona lavanderia in legno

Zona lavanderia indipendente con accesso dalla cucina

Soluzione ideale se il locale è dotato di finestra (strategica per eliminare l’eccesso di umidità) e comunica con la cucina grazie ad una porta vetrata che lascia filtrare la luce. Essa elimina gli ingombri sfruttando l’intera superficie disponibile. In questo caso è possibile attrezzare la lavanderia con un lavamani in legno, posizionando anche nella parte adiacente, uno stenditoio.

La parete opposta del locale puoi destinarla alla colonna in legno con lavatrice ed asciugatrice collocando anche un armadio in legno in cui riporre ciò che serve per la pulizia.

Zona lavanderia mimetizzata in un armadio del corridoio

E’ uno dei posti ideali per nascondere la lavatrice, ma è opportuno che non confini con la camera da letto perché potrebbe disturbare con il suo rumore. Le opzioni per costruirla sono diverse: su misura in legno o pronte all’uso, a vista o schermate. In questo caso la colonna lavanderia può essere ricavata in una nicchia nel corridoio, uno spazio di risulta derivato da quello dedicato alla doccia di uno dei due bagni presenti in casa.

La vicinanza ai servizi garantisce il collegamento al sistema idrico. E’ sufficientemente ampio per contenere una lavatrice ed un’asciugatrice sovrapposte ed, in alto, alloggiare gli impianti.

La posizione di passaggio richiede una particolare attenzione all’estetica della chiusura, che deve risultare in armonia con tutto il resto: per questo è consigliabile optare per una porta raso muro a tutta altezza, dipinta dello stesso colore delle pareti. In questi casi è fondamentale ottenere una superficie minima. Per ottenerla occorre aggiungere all’ingombro della lavatrice, circa 10 cm dietro per gli attacchi idrici ed elettrici ed almeno altri 10 cm davanti e 6 cm ai lati. Così potrai lasciare l’oblò aperto quando l’apparecchio non è in funzione.

La larghezza di partenza diventa 125 cm se si vogliono affiancare lavatrice ed asciugatrice. Non bisogna dimenticare poi lo spazio necessario non solo per aprire lo sportello ma anche per operare, magari tenendo vicino la cesta della biancheria.

Un uomo accovacciato occupa circa 70×70 cm: il corridoio quindi dovrà avere almeno questa profondità.

Per quanto riguarda gli altri elementi, è utile sapere che un lavatoio standard misura circa 60×50 cm; per lo stendibiancheria a fili si può optare per una soluzione che in larghezza occupi tutta la nicchia oppure scegliere uno scalda salviette elettrico con lo stendibiancheria integrato.

Se il locale scelto per la zona lavanderia è piccolo, non devi preoccuparti. Lo spazio che ti serve è di circa 2 mq. Sembra poco ma basta per poter disporre di vari elementi.

Zona lavanderia nell’area di passaggio dell’antibagno

Una soluzione “classica” per recuperare lo spazio dedicato alla lavatrice, non solo per la vicinanza agli impianti ma anche perché così si liberano altri ambienti.

Lo spazio da destinare alla mini lavanderia in legno in questo caso deve essere creato ex novo in una rientranza in fase di ristrutturazione. Occupa una porzione di superficie della cucina, perché altrimenti la profondità della zona di passaggio non sarebbe stata sufficiente.

La lavatrice e l’asciugatrice possono essere inserite, una sopra l’altra, in un armadio in legno su misura, largo 75 cm e profondo 80 cm.

Se vuoi schermare ed impreziosire questo vano di servizio, ti basteranno due ante a battente in legno, una tenda a rullo uguale a quella del bagno. Per realizzare questo sistema, è sufficiente prevedere un binario da fissare al soffitto.

A seconda degli elementi che dovranno essere collocati all’interno del locale di servizio, è indispensabile prevedere una serie di dettagli tecnici che ne garantiscono il funzionamento corretto ed in tutta sicurezza. In particolare:

  • la connessione all’impianto idrico per adduzione e scarico dell’acqua. Sono essenziali per la lavatrice e, se c’è, per il lavatoio. Le asciugatrici attualmente in commercio invece sono quasi tutte dotate di condensatore e non richiedono pertanto lo scarico idrico. Quindi per queste basta la presa elettrica;
  • il collegamento all’impianto elettrico tramite una presa schuko dotata di interruttore on/off per ogni elettrodomestico presente (lavatrice, asciugatrice, scalda salviette);
  • se lo spazio è sufficiente, conviene prevedere anche una presa da utilizzare per il ferro da stiro;
  • l’impianto di aerazione meccanica qualora la lavanderia fosse allestita in un locale dedicato che sia privo di finestra.

Piccola e ricavata persino in una nicchia o completa di tutto in un locale dedicato, l’importante è organizzare al meglio la tua zona lavanderia in legno.

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